-Maggiore contatto con la sfera emotiva-
Ascoltare e dare un nome alle proprie emozioni consente di regolarle in modo sano, di comprendere quali sono le cose per noi importanti nella vita e scegliere come agire per raggiungerle.

-Cambiamenti a livello cerebrale-
È ampiamente dimostrato come i nuovi apprendimenti, come modi di pensare e reagire, e le nuove esperienze vissute portino ad un rafforzamento delle sinapsi e ad una riorganizzazione più funzionale dei circuiti neurali.

-Miglioramento della vita sociale e relazionale-
Una maggiore consapevolezza dei propri bisogni e delle proprie modalità comunicative può portare a relazioni interpersonali più stabili, sane, soddisfacenti e durature.

-Miglioramento della stima in sé stessi-
Lavorare sull’immagine sè, accettare le proprie fragilità sviluppando una visione più realistica e positiva di sè promuove il senso di autoefficacia nel raggiungimento degli obiettivi di vita.

-Aumento della capacità di adattamento-
Saper affrontare cambiamenti e ostacoli improvvisi, senza esserne sopraffatti, consente di perseguire obiettivi importanti anche in presenza di difficoltà, invece di rimanere bloccati in schemi rigidi e disfunzionali.

-Maggiore consapevolezza di sé e del proprio funzionamento interno-
Acquisire strategie e abilità per gestire in autonomia le proprie sofferenze e vulnerabilità consente di raggiungere l’obiettivo ultimo della terapia: diventare “terapeuta di te stesso“.